Conversare con il proprio blog

“Ciao, settantasette.”
“Aaargh! Chi cazzo è? Che succede?”
“Stai calmo, torna a sederti. Sono il tuo blog.”
“Eh?!? Cos’è, uno scherzo? Un altro bug di splinder?”
“Lascia stare, tasto dolente, quello. Te l’ho detto, sono il tuo blog.”
“Ma… com’è possibile? Tu mi stai parlando!”
“No, imbecille. Ti sto scrivendo, non vedi?”
“Così, attraverso l’editor per postare?”
“Perché, tu come ti rapporti con me, di solito?”
“Ah… ok, suppongo che abbia senso. Non capisco, però.”
“Non capisci un sacco di cose, se è per questo.”
“Vabbè, ma insomma… cosa vuoi?”
“Dopo un certo periodo, mi sembrava giusto fare conoscenza.”
“Se lo dici tu.  Mi hai fatto venire un colpo, eh.”
“Inoltre, ci sono alcune cosette da chiarire.”
“Lo immaginavo. Ti sento un po’ ostile.”
“Ostile, non esageriamo. Infastidito, ecco.”
“Infastidito? Cosa c’è che non va?”
“Beh, tanto per cominciare, scrivi senza la minima regolarità.”
“Ciccio, guarda che sei un passatempo. Ti aggiorno quando ne ho voglia.”
“Non chiamarmi ciccio. Mi hai abbandonato da aprile a settembre. Stavo per chiedere di te al blog di ‘Chi l’ha visto?’. E poi, non è solo quello. Non c’è coerenza.”
“Cosa?”
“Alterni riflessioni su temi di un certo spessore al puro cazzeggio. Così, a caso.”
“Senti, cic… ehm, cioè, sei una pagina personale. Non allargarti troppo.”
“Lo so cosa sono. E’ che mi hai infarcito, in egual misura, di argomentazioni condivisibili e minchiate strepitose. Non ho un’identità. Ti sembra bello?”
“Che palle. Il blog con i disturbi dissociativi della personalità.”
“Vorrei vedere te, al mio posto. Immagina se non fossi tu a decidere come vestirti la mattina, e ti ritrovassi un giorno in giacca e cravatta, un altro con il costume da pagliaccio, e avanti così. Eccheccazzo.”
“Oh, datti una calmata, però. Guarda che poteva andarti molto peggio.”
“Per esempio?”
“Pensa se ero una sedicenne fashion, e ti riempivo di stronzate scritte con i font glitterosi e luccicanti. Con i cuoricini e gli animaletti rosa. E le foto di Justin Timberlake e Tiziano Ferro. E le kappa e le faccine. E… ”
“Aaargh! Basta! Va bene, va bene, non rompo più.”
“Su, cerca di essere positivo. Qualche soddisfazione c’è anche stata, no?”
“Beh, in effetti… ”
“A me puoi dirlo. Lo so che ti è piaciuto, questa settimana, quando hai avuto milletrecento visite uniche in un giorno, e si è fritto lo shinystat.”
“Ecco, adesso mi fai sentire in colpa per essere saltato su così.”
“Ma no, non è il caso, è giusto che tu ti esprima se per te è importante. Anzi, sai cosa? Facciamo un patto.”
“Dimmi.”
“Comportati bene, e come regalo di Natale ti trasferisco su wordpress. Vuoi?”
“Ti amo, mio Creatore.”
Sì, ma adesso non fare la checca. Sparisci, che devo pubblicare il post.


 
Pensiero del giorno: Io sono tuo padre
(Darth Vader, “The Empire Strikes Back”, 1980)

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16 Responses to Conversare con il proprio blog

  1. Ari says:

    applausi. è metablog puro.

  2. ventodipolente says:

    al mio la minaccia che lo ha zittito è stata quella di mettere come sottofondo e come sfondo tutti i brani e le foto di gigi dalessio...è da diversi mesi che non fa un fiato...

  3. Sioux says:

    ammazza, 1300 visite!! avrà fatto un fritto stile Mcdonald !

  4. ingordo says:

    Io, se il mio blog m'avesse parlato, mi sarei cacato addosso sicuro...

  5. Ossimorosa says:

    A me parla spesso. E a volte sono io che mi piego alla sua volontà.

    Eh, insomma...

  6. settantasette says:

    @Ari: ma grazie.


    @ventodipolente: quando ci vuole, ci vuole.


    @Sioux: eh, quel post ha fatto discutere.


    @Ingordo: in effetti, però, prima o poi uno se lo deve aspettare... :-)


    @Ossimorosa: non va mica bene. Bisogna educarli da piccoli.

  7. ACuloColMondo says:

    Sai ciccio, ( oh, e dire che io e il tuo blog non ci siamo mai inculati... Eppure, data l'assonanza... ) questo è un post paraculissimo...

    Sborone, si....

  8. anonimo says:

    Bello il nuovo template. Ma davvero cambi casa?


    Scrivi un po' piu' spesso.

    tuo dfc

  9. settantasette says:

    @ACCM: è vero. Ma bisogna pur divertirsi, ogni tanto...


    @dfc: ci sto pensando. Wordpress funziona a meraviglia, non è mai down, e per ottenere dei template belli puliti e leggibili non devi diventare matto (ne ha di splendidi anche standard). E' che non ho mai tempo di mettermi lì con i plug-in per trasferire tutto...

    PS ci siamo commentati in contemporanea ;-)

  10. Ossimorosa says:

    Educarli? Mi sa che ormai è troppo tardi.

  11. anonimo says:

    77: ti ho "conosciuto" tra gli ospiti di DFC...così sono venuta a trovarti sul tuo Blog. Molto originale. Concordo con chi ti ha scritto: perchè non scrivi un pò più spesso?

    Il tuo ultimo post è simpaticissimo...Mi fa venir voglia di far nascere un blog tutto mio. (Ma prima devo trovargli un papà...)

    E poi vivi a Trieste, città in cui ho tanti ricordi "dolceamari"...

    Un salutone da Miriam

  12. settantasette says:

    @Ossimorosa: :-P


    @Miriam: aloha, benvenutissima. Perchè no, un tuo blog sarebbe una bella lettura, ne sono convinto. Al limite, adottane uno, no ;-)?


    PS eh, Trieste è dolceamara proprio come città...

  13. Comicomix says:

    Fantastico.

    Anch'io ci parlo spesso. Per questo a casa mi hanno consigliato una visita alla neuro

    ^_^

    Un sorriso creativo

    Mister X di Comicomix

  14. anonimo says:

    ihihih, non avevo mai parlato con il mio bloh, ma devo provarci ^_^

    vediamo chi è più chiacchierone.


    BasilicataNotizie

  15. anonimo says:

    77, poco ma ottimo. Un vero maestro.

    *applausi*


    dM

  16. settantasette says:

    @Comicomix, basilicata, dM: che il vento siderale vi sia propizio... :D

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