Mezzepennerigate e imbarbarimento dei costumi


Ci pensavo oggi verso l'ora di pranzo. Mentre dosavo la quantità di mezzepennerigate da destinare al confortante e definitivo bollore della pentola. A parte l'inevitabile incertezza sull'averci messo il sale, risolta positivamente con l'assaggio dell'acqua, mi sono ritrovato a meditare sulla relatività del peso. La bilancia che ho in cucina è decisamente un bell'aggeggio: sottile, precisa, con i cristalli liquidi. Arriva al mezzo grammo, il che mi sembra una bullata inutile, considerando che anche le ricette più complesse e strutturate indicano le quantità degli ingredienti in decagrammi (oh, era dalle elementari che non usavo questo vocabolo).


Funziona così: la accendi, compare 0000.0 sul display, appoggi il sacchetto di pasta, e tanto per cominciare scopri che la Voiello tende un po' a fotterti, in quanto la confezione sigillata di mezzepennerigate pesa 0496.5 grammi, plastica compresa. Ma vabbè. Dovendo mantenere tranquilli i succhi gastrici, un po' su di giri a causa dell'happy hour del venerdì sera, protrattosi in realtà ben oltre la mezzanotte, l'opzione pastasciuttona-condita-leggera è per me la migliore. E vai con l'etto e tre quarti, crepi l'avarizia. L'importante è stare sotto la soglia psicologica dei due etti di porzione singola, arrivati alla quale il rischio della deriva bulimica non va sottovalutato.

L'operazione di pesatura parziale, detta anche taratura, la eseguo di solito appoggiando sulla bilancia spenta una scodellona di vetro. Poi accendo il precisissimo arnese, e - incredibile ma vero - questo segna 0000.0, anche se il recipiente sarà mezzo chilo. Ebbene, l'ho tarata. A quel punto, mezzepennerigate nella scodellona, fino ai 0175.0, dopodichè giurisdizione e competenza passano alla pentola e al timer, undici minuti al dente ed è fatta. Semplice e pulito. Adoro i piani ben riusciti, direbbe il capo dell'A-Team accendendosi un sigaro.

Essendo però la dissociazione dei processi cognitivi la più tipica caratteristica di ogni doposbronza che si rispetti, proprio questo fatto della taratura mi ha portato a una riflessione di carattere sociologico e morale. Ho pensato: siamo tutti come questa bilancia. La nostra scala di valori, il metro di valutazione della vita e del mondo che ci circonda, ormai è tarato. E piuttosto pesantemente, anche. Cose che un tempo avrebbero provocato il proverbiale trittico brividi-terrore-raccapriccio, nonchè sacrosante e generali incazzature, passano come acqua fresca. Bassezze etiche e ideologiche nella politica, vette inarrivabili di ipocrisia ed egoismo nel mondo del lavoro, abissi di volgarità e cattivo gusto nello spettacolo e nella televisione.

Per suscitare reazioni indignate degne di essere chiamate tali, giunti a questo livello, ci vuole il peggio del peggio. Come se a un certo punto, anestetizzati e rincoglioniti, ci fossimo tutti spenti. E ci fossimo talmente abituati al mattone da dieci chili di merda che ci portiamo sulle spalle quotidianamente, da non farci più caso. Basta guardarsi intorno. Il semplice fatto che certe terrificanti facce da cazzo prosperino e abbiano cittadinanza nella vita pubblica, nei palinsesti, nel Governo in carica (per tacer di quello passato), senza che nessuno li disintegri seppellendoli nella loro stessa vergogna, ne è la prova.

... certo che devo aver tirato su una scimmia davvero potente, ieri. Abbastanza perchè il giorno dopo mi vengano in mente Mastella, Costanzo/DeFilippi e Paolo Guzzanti mentre peso le mezzepennerigate, intendo.


Pensiero del giorno: “Tu vuoi andare a casa a riflettere sulla tua vita”
(Obi-Wan Kenobi, “Attack Of The Clones”, 2002)

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15 Responses to Mezzepennerigate e imbarbarimento dei costumi

  1. anonimo says:

    E' da un pò che ti leggo. Devo dire che scrivi da Dio. Sei proprio bravo.

  2. ventodipolente says:

    la fondamentale differenza del governo di centro destra e centro sinistra consiste nella voce, una voce più naturale a sinistra una più forte e suadente a destra, un esempio, in questo periodo mi sono sforzato di commentare il meno possibile il caso welby ho mio padre che ho dovuto strapparlo dalle grinfie di cerusici sperimentatori di psicofarmaci, e col cazzo che lo lasciavo nelle loro mani aveva un mese di vita ho avuto la fortuna di averlo con me ancora un anno, è difficile giudicare quando intervenire in un caso, di sicuro ci sono casi il cui dolore è talmente evidente che anche un coglione se ne accorgerebbe, ma lasciamo perdere, veniamo alla pena di morte di saddam, che voglio dire prima lo armi e ancor prima lo costruisci, e se non andava a rompere il cazzo in kuwait, sarebbe ancora vivo e sterminante come il più americano dei dittatori fantoccio difensori del nemico comunista, ed ora vengo al motivo del mio solito pippone...i leghisti e la strenua difesa del diritto alla vita contro la pena di morte...ora è lampante che sono dei mangianegri mangiaterroni mangiafroci mangiadiversi in genere, eppure nessuno si ribella alla loro ipocrisia che non potevano sostenere la pena di morte ed il fatto che magari qualcuno si è toccato guardando il saddam o il finto saddam penzolare come un salame...sempre che tutto sia vero, ad ogni modo welby, sai fino ad ieri parlare del medico come un boia ed ora che il boia è vero e i bambini si impiccano emulando quindi assassini due e più volte...eppure niente di tutto questo ha impedito di mostrare la faccia come al culo al pubblico applaudente...che eroi...perchè sono compatti e rassicuranti, sebbene in pieno delirio nazirazzista, la sinistra da quel punto di vista è più ingenua umana e democratica, non ha voci troppo costruite e prodi sembra impacciato non è un uomo di spettacolo, ma di certo rispetto al self legislator precedente cazzo se lo preferisco...ipnotizzare una nazione intiera hai detto bene dalla vecchietta dalla fichetta affogata nei propri umori generati dal divin nanetto al commesso di negozi che il mega imprenditore sicuramente vorrà far chiudere per creare mega ipergigamercati...ecco qui...il potere ipnotico del preconfezionato il futuro, anche quando dovremmo trombare metteremo un annuncio assolutamente sincero in internet e via troveremo la nostra anima gemella...tranne poi scoprire si trattava di un impiegato danese che aveva cambiato sesso e specie prima era un gorilla donna e ancor prima una puzzola gay, hai detto bene la bilancia asettica il segreto di tutto noi sappiamo ma oramai siamo come gli omini nel film the wall che marciano nel tritacarne...l'unica sopravvivenza riuscire ancora a discernere il meno peggio...oppure prendere mano ai sanpietrini, ma di sicuro oggi lo faremmo con i guantini da palestra per non rovinare il lavoro del manicure...perdonami sono iper logorroico...me ne vergogno..

  3. settantasette says:

    @Chris: ti ringrazio. Anch'io ti ho letto un po', e come forse immagini spesso non sono d'accordo con te. Ma questo non mi impedisce di interessarmi alle opinioni differenti, specialmente se ben esposte. Un salutone.


    @Vento: ricevere e leggere i tuoi commenti è una delle cose più divertenti e piacevoli dell'avere questo blog. Punto.

    Aloha.

  4. Ossimorosa says:

    E' pericoloso fare pensieri di questo genere pre pranzo. Si rischia l'indigestione.

    Certo, nonè che si riescono a comandare i pensieri, però a volte vivere nel limbo dei fiorellini non è male. Il problema è arrivarci in maniera indolore ai fiorellini. Perchè poi rischi di ritrovarti i puffi come compari di giochi, e allora si tramuta in un incubo.

    Alla fine ci si abitua a tutto, e abituarsi alla merda è una delle cose più semplici che ci siano. Fa parte del nostro vissuto fisiologico.

    C'è chi lo chiama cinismo, ma a volte credo si tratti solo di oggettività.


    Quoto il piacere di leggere vento.

  5. Sioux says:

    Non è che tutti ci siamo abituati al mattone di dieci chili di merda. Non è quello. Il fatto è che la maggior parte della gente in questa merda ci sta bene perché ci costruisce la carriera sua e dei figli senza fare gavetta o senza farsi il "culo tanto" ( che poi è la stessa cosa), perché c'è quello che così riesce a tenersi i suoi privilegi a scapito del prossimo (che può essere il vicino o lo Stato, poco importa), perché c'è chi nuotando nella merda (e sperando che il livello salga sempre di più) riesce a fare sempre più soldi,l'unica cosa che per loro conta.

    Poi c'è quello che nella merda ci sta bene perché non vuole seccature e finchè la merda sta lontano da lui "quanto basta"...allora poco importa se tutto va a puttane.

    In una parola: individualismo.

    O menefreghismo, per dirla giusta.

    Questo è quello che vedo ogni giorno qui dalle mie parti...nella Brianza delle Audi, dei Suv, della fabbrichetta, dei capannoni industriali.

    Quando mi capita di trovare qualcuno gentile, educato o generoso allora mi accorgo che davvero siamo messi male. Sembra di trovare un quadrifoglio.

    Diversi mesi fa ho avuto a che fare con un tizio che aggiusta apparecchi elettronici. Era di un'educazione e di una cortesia sfacciata che avevo quasi paura che mi stesse prendendo per il culo. Invece no. Ero io quello poco abituato a comportamenti simili!

  6. settantasette says:

    @Ossimorosa: forse dovrei semplicemente smettere di bere in quel modo, ché comincio ad avere un'età pure io. Ah, ed è un piacere leggere anche te :)


    @Sioux: sottoscrivo tutto. Compreso il fatto di stupirsi davanti alla cortesia. Aloha.

  7. anonimo says:

    La fredda logica prevede che le cose rare siano spesso le più preziose: al giorno d'oggi un anello di buonsenso vale più di un De Beers.

    E funzionerebbe meglio anche come fede, credo.


    - Musashi

  8. Ossimorosa says:

    Eh, il bere...pensa che ti sto scrivendo reduce da ben due aperitivi due. E siamo solo a martedì.

    Terribile...

  9. settantasette says:

    @Musashi: grande.


    @Ossimorosa: :)

  10. anonimo says:

    qualche domanda:

    perche' Voiello e non Garofalo? Lasciati servire da uno specialista.

    Le mezze penne rigate col pomodoro? Ma ce li metti i pisellini?

    ciao sergente

  11. settantasette says:

    @dfc: eh, qui alla coop prendo Voiello o De Cecco. Ma la Garofalo è davvero così buona? Di te mi fido, s'intende, non fosse altro che per motivi geografici :)

    Ricetta che uso: pomodorini, acciughe sciolte delicatamente nell'olio, basilico, origano. Se sono in vena di vizi , aggiungo mozzarella di bufala a cubetti.

    Aloha, caro.

  12. anonimo says:

    e' buona, sta a sentire a me.

    la ricetta e' un po' impapocchiata ma considerando la latitudine, piu' che accettabile.

    dfc

  13. anonimo says:

    Se tutte le sbronze avessero un decimo di quest'effetto a partire da domani, nel giro di qualche mese dfc e 77 non avrebbero più niente da scrivere perché vorrebbe dire che il mondo è tornato normale.


    Porca troia quant'hai ragione.

    Quoto sioux, la cortesia è merce rara, almeno dalle nostre parti (profondo nord).



    Che bello sapere che esistete.


    Davide

  14. settantasette says:

    @Davide: :)

  15. anonimo says:

    sei un mito!


    Buldra.

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