Lo Stato ideale / 5


In questi giorni di incertezza istituzionale, ma soprattutto di mia inclinazione al cazzeggio, ritengo sia il momento di proporre la quinta parte del progetto di riforma del codice penale (i capitoli precedenti sono qui: 1 2 3 4 ) che tanto plauso bipartisan ha ottenuto finora. Andiamo così a trattare dei reati di:


- Uso reiterato e doloso di incomprensibile idioma tecnico-informatico


(pena: un anno di confino presso una tribù di Inuit. Dove anche solo per chiedere da mangiare è obbligatorio l’uso corretto del loro dialetto: il Quawiaraq, lingua detta agglutinante-polisintetica a causa dei circa settecento suffissi di cui è dotata, e nella quale “tusaatsiarunnanngittualuujunga” significa “non mi sento tanto bene”, ma se si invertono una “a” ed una “u” significa “ho visto tua madre spompinare un tricheco”. Poi vediamo se hai ancora voglia di affermare che “le invalid action nei form e le open tag compromettono lo strict xhtml, lo sanno tutti” facendo sentire cretino chi ti ascolta.)

- Conservazione prolungata e premeditata di banconota da 50 euro come unico contenuto del portafoglio, per farsi sempre offrire il caffè


(pena: trasferimento di un anno in un ufficio nella zona più cara di Tokyo, ma senza aumenti di stipendio. Lì un caffè costa proprio 50 euro, e se non lo offri tu almeno una volta al giorno i colleghi giapponesi ti mobbizzano selvaggiamente con scherzi atroci, come nasconderti pezzi di sushi marcio nella stampante o sostituirti le presentazioni in power point, prima delle riunioni importanti, con animazioni hentai del genere alien-porn, in cui numerose adolescenti vestite da scolarette vengono violentate da polipi marziani, e bizzarramente alla fin fine apprezzano.)

- Utilizzo nel salutare perfetti sconosciuti dell’esclamazione “Ciao, carissimo!” accompagnata da baci e abbracci


(reato tipico di P.R. e gestori di locali. Pena: due anni di lavoro, turno di notte, presso il peggiore degli oramai proverbiali “peggiori bar di Caracas”. Frequentato quasi esclusivamente dalla manovalanza di mafiosi e narcotrafficanti del luogo.  Dove se solo ti azzardi a guardare negli occhi, per più di un terzo di secondo, uno che non è tuo fratello, ti trovano il giorno dopo in un vicolo. Impiccato con le tue budella.)

- Rifiuto assoluto di chiedere indicazioni stradali, anche davanti all’evidenza che il navigatore satellitare è posseduto dal demonio e ti sta prendendo per il culo


(reato tipico dei maschi alla guida. Pena: partecipazione a una caccia al tesoro organizzata nel deserto della Mauritania, in cui sei il solo concorrente. Scopo del gioco: raggiungere, attraverso 80 chilometri di dune identiche, e orientandosi con un sestante medioevale, l’unica oasi dotata di acqua potabile. Per sfamarti lungo il cammino, e incoraggiarti a fare in fretta, verrai fornito di due ottime pizze alle acciughe e gorgonzola. Così capisci quanto è divertente perdersi.)

- Spiegazione e approfondimento critico non richiesti di scene e dialoghi significativi, rivolti a chi sta guardando un film con te, introdotti dalla frase “l’hai notato?”


(pena: visione obbligatoria di ogni singola proiezione al festival del cinema ermetico russo, comprendente capolavori quali “Sotto il tavolo”, 1952, b/n, 312 minuti, che esplora la condizione del minatore attraverso inquadrature degli stivali da lavoro, e “Avvicinarsi a una parete” nella versione director’s cut, 1957, b/n, quest’ultimo più breve, cioè 250 minuti, ma famoso per essere costituito da un unico piano sequenza in lenta zoomata. Per evitare che ti addormenti, starai seduto in mezzo tra Paolo Mereghetti e Morando Morandini, i quali saranno strafatti di coca e a intervalli di tre minuti ti sveglieranno a gomitate per poi evidenziarti le sottili metafore e gli audaci simbolismi che potessero esserti sfuggiti.)
Pensiero del giorno: “Credete veramente che sia saggio, in tempi di così grande tensione?”
(Bail Organa, “Attack Of The Clones”, 2002)

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7 Responses to Lo Stato ideale / 5

  1. gregorj says:

    e "ricerca reiterata di fiducia in Senato a costo di aggrappersi a una arzilla 98enne che Dio ce la preservi ma non è normale andare avanti così", come la puniresti tu?


    :D

  2. miriam161 says:

    77, sto piangendo ...dalle risate.

    Ora vado a prendermi un fazzoletto "serio" (di stoffa)e mi leggo lo stato ideale 1 2 3 4 ...

    ;)

  3. settantasette says:

    @gregorj: eh, la situazione è seria, soprattutto perchè sono recidivi. La pena "cinque anni con un piduista mafioso al Governo", l'ultima volta non è bastata...


    @Miriam: :P

  4. anonimo says:

    Oi! X'D che tajoooo!!! Anche io ora colgo l'occasione, come Miriam, di andare a leggere le precedenti puntate!!! ;)

    Giorgia

  5. Ossimorosa says:

    La prima mi appartiene. Non capisco mai una cippa di quello che mi si dice. Per me vanno bene termini tipo "fai quella roba là cosando il coso"

    Chiaro. Non ci sono riferimenti sessuali vero?


    Il caffè, se proprio non lo offro. E senza scusa. Tipo "me lo offri tu che altrimenti devo cambiare 50 euro?" "cambiali e offrimelo tu"


    Al ciao carissima parte il tic nervoso da psicopatica. E' matematico.


    Le ultime due non mi toccano. Mai successo. Sarà perchè non ho navigatore e quando guardo film o rappresentazioni teatrali chi mi sta vicino è OBBLIGATO a tacere. Magari respirando silenziosamente (con dovute eccezioni che vanno definite caso per caso)


  6. settantasette says:

    @Giorgia: ;)


    @Ossy: interessanti, le eccezioni al respirare silenziosamente. Tipo non respirare affatto, magari :P

  7. mauritania says:

    invito per vedere lezione di democrazia

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